COME RISTRUTTURARE IN SICUREZZA


Testo e foto del Geometra Benvenuti Paolo




Gli ultimi eventi sismici hanno confermato che le due strade da seguire per salvare vite umane, in caso
di evento tellurico, sono:
a) diffondere la “cultura del come comportarsi durante e dopo un evento sismico”
b) Fare in modo che le costruzioni non uccidano chi le occupa, perché, analizzando i fatti non si può
negare che il “ TERREMOTO NON UCCIDE” ma sono le case che crollano e fanno le vittime.

In questa pagina analizzeremo l'aspetto “B” ossia “COSTRUIRE CASE CHE NON UCCIDONO”.
I cedimenti strutturali che si verificano durante un sisma sono dovuti in gran parte all'enorme quantità di
“peso” che la struttura “portante” deve sopportare. Aggiungiamo che durante un evento tutti questi carichi
passano da una situazione “statica” ad una “dinamica” in modo repentino ed improvviso.
Con l'intento di diffondere l'idea che costruire case sicure si pùo di seguito illustrerò uno dei miei progetti
eseguiti sulla struttura portante di una casa edificata in carrara negli anni 50.
La problematica princiopale era quella di sostituire ad una struttura portante leggera, com'era quella in legno
esistente e, comunque, ancorata alla struttura portante verticale sottostante in modo approssimativo.
La stessa struttura perimetrale portante della casa è dimensionata in maniera corretta, ma costruita in tre
periodi diversi e con materiali diversi.


L'INTERVENTO: Volendo mantenere nel locale sotto tetto un vano fruibile si è pensato di modificare la struttura
come da



classica capanna con le falde a pendenza diversa, ad una copertura mista a capanna ed a padiglione, questo
ultimo fatto dovuto anche ad esigenze urbanistiche.
Per rispondere alle caratteristiche sopra descritte occorreva un materiale leggero, maneggevole, coibentante e
facilmente sagomabile, considerata la forma della copertura.
L'abbinamento trà acciaio
( Travi hea140)





e pannelli autoportanti ardesiati (ardesiati per evitare l'obbligo di aggiungere tegole) è risultato l'ideale.
Le travi, collegate tramite idonee piastre di distribuzione





ad un cordolo in calcestruzzo armato “scaricano” il peso di tutta la struttura lungo tutta la sottostante muratura portante.

Da un punto di vista strettamente numerico possiamo osservare la seguente tabella:
Sistema con HEA 140 Sistema classico con solaio in laterocemento e calcestruzzo
Carichi agenti Carico copertura compreso putrella, sovraccarico accidentale e pannelli 100 kg a mq Tetto classico in laterizio e travetti in c.a.p. e sovraccarico accidentale complessivamente 290 kg. A mq


SISTEMA CLASSICO con solaio in laterocemento e calcestruzzo


SISTEMA HEA 140 con pannelli autoportanti







Segue .....


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